Faro di Alessandria
- Alla scoperta del mito

- 24 apr
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Tra le tante città fondate da Alessandro Magno e che portano il suo nome, la città di Alessandria in Egitto è sicuramente la più famosa.
Situata sul delta del Nilo, la città crebbe e prosperò diventando una delle più grandi metropoli del Mediterraneo, e il suo porto divenne uno dei più importanti snodi commerciali del mondo antico.
Dopo la morte di Alessandro, l'impero macedone fu diviso tra i suoi capitani, e il generale Tolomeo si proclamò re d'Egitto, iniziando di fatto la dinastia Tolemaica.
Appena insediato al potere, Tolomeo ordinò la costruzione di un enorme faro sulla vicina piccola isola di Pharos.
La costruzione raggiunse l'altezza di 130 metri, una cosa straordinaria per quel tempo, che la resero ovviamente una delle strutture più sviluppate in altezza dell'intero mondo antico.
I lavori durarono oltre 12 anni, e vennero usati marmo e granito bianco, in modo che il faro risplendesse e attirasse l'attenzione dei marinai provenienti da ogni direzione.
Al livello più alto dell'edificio venne posta una pira costantemente accesa, la cui luce era visibile anche di notte a distanza di oltre 40 km.
Inoltre, in cima venne posta anche una statua di Poseidone, dio del mare ancora venerato dai marinai greci.
Durante il giorno il faro indicava l'accesso al porto grazie a specchi parabolici di bronzo lucidato che riflettevano la luce solare, mentre di notte era la luce del fuoco a segnalare le vie d'accesso.
Il faro fu una costruzione estremamente utile che permise al traffico navale di circolare in sicurezza, controllando il rischio di arenarsi tra i numerosi banchi di sabbia depositati sui fondali.
Costruito, come detto, dai governanti di Alessandria negli anni tra il 300 a.C. e il 280 a.C., il faro passò poi in seguito sotto il controllo dell'Impero Romano e rimase funzionante fino al quattordicesimo secolo, quando venne purtroppo distrutto da due terremoti avvenuti a brevissima distanza.
Nel 1480 il sultano d'Egitto Qaytbay utilizzò le sue rovine per la costruzione di un forte nelle vicinanze, al fine di proteggere l'ancora importante porto di Alessandria.
Nel 1994 una spedizione di archeologi scoprì sui fondali marini imponenti blocchi di granito, 30 sfingi e 5 obelischi, che si ritiene facessero parte della struttura.
Nel 2015 il governo egiziano ha approvato un piano per costruire una replica della struttura, in modo da attirare turisti e appassionati in quella che una volta era la città al centro del mondo.



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