Esercito di terracotta
- Alla scoperta del mito
- 3 apr
- Tempo di lettura: 3 min

Nell'antichità i grandi re o imperatori erano soliti farsi seppellire con i proprio beni per assicurarsi prestigio e potere anche nell'aldilà, ma pochi si spinsero oltre come fece il primo imperatore cinese Qin Shing Huang nel III secolo a.C.
L'ambizione di Qin lo portò alla costruzione del famoso Esercito di terracotta, una imponente opera d'arte funeraria progettate per proteggere l'imperatore dopo la sua dipartita.
Tra le ipotesi più accreditate sul motivo di questa imponente costruzione ci sono quella che voleva l'imperatore talmente ambizioso da voler dominare sia il mondo dei vivi che quello dei morti, e quella che invece Qin temesse talmente tanto di ritrovarsi da solo dopo la morte e che quindi volesse un esercito che lo scortasse.
Qin morì intorno al 210-209 a.C., e nel suo mausoleo vennero sepolti, come di consueto, oggetti di valore, gioielli, tesori e opere d'arte, con la particolarità che tutto intorno a lui, in lunghe trincee, prese posto il suo Esercito di terracotta in formazione di battaglia.
Le sculture rappresentavano in tutto e per tutto il suo esercito con centinaia di repliche a grandezza naturale di soldati, generali, cavalli e carri, ognuno di essi modellato individualmente con espressioni, posizioni e abbigliamento, diverse per ogni statua.
Tutte le statue vennero completate con le rispettive armi, tra cui archi, lance e spade di bronzo, e dipinte in colori vivaci per proteggerle e rifinirle, mostrando un'impressionante maestria degli artigiani dell'epoca.
Artigiani che per creare le statue usarono la tecnica oggi detta "a colombino", che consisteva nel compattare cerchi di argilla per creare i tronchi dei corpi e completarli con testa, gambe e braccia create invece con degli stampi. Il tutto veniva ricoperto poi da piccoli blocchi di argilla per creare le uniformi e i dettagli del viso.
Scavi successivi hanno stimato che l'Esercito fosse disposto lungo tre trincee con più di 8000 sculture di soldati, 130 carri trainati da 520 cavalli, e circa 150 soldati di cavalleria.
Oltre alle statue che rappresentavano l'Esercito sono state ritrovate statue che rappresentavano acrobati, musicisti, funzionari di corte, a riprova del fatto che l'imperatore cercò di riprodurre il più possibile la sua vita con repliche che lo avrebbero seguito nel mondo dei morti.
Testimonianze archeologiche indicano che la costruzione del mausoleo iniziò nel 246 a.C. e durò 38 anni coinvolgendo circa 700000 operai.
Sebbene il tempo abbia consumato l'aspetto glorioso della necropoli, le testimonianze dello storico Sima Qian tra il 140 e il 95 a.C. raccontano di come oltre all'imponente Esercito, l'imperatore fu sepolto con tantissimi tesori del palazzo, e di come nella sua cripta ci fossero rappresentazioni in materiali preziosi di stelle, Sole e Luna, e di come l'imperatore avesse creato in tutto il complesso fiumi artificiali di mercurio a simulare la topografia dei fiumi della regione.
Alcuni di questi resoconti non sono tuttavia stati ancora confermati da ritrovamenti archeologici, ma è pur vero che l'imponenza e la vastità della necropoli (circa 98km quadrati) lasciano molte
zone in cui non si è ancora scavato.
Inoltre, poco dopo la morte di Qin, uno dei suoi aspiranti successori invase la necropoli, saccheggiando gli armamenti dell'Esercito e dando fuoco al complesso, facendo crollare così vari punti e distruggendolo in più zone.
L'Esercito di terracotta fu scoperto nel 1974 da un gruppo di contadini durante lo scavo di un pozzo, dando così il via a tutta una serie di scavi e scoperte archeologiche.
Sul sito è stato poi costruito un museo e sono state erette strutture protettive per gli scavi tuttora in corso, e il mausoleo è stato dichiarato patrimonio Unesco nel 1987.
Comments