Chichen Itza
- Alla scoperta del mito

- 24 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Situata nella penisola dello Yucatan, in Messico, Chichén Itzá è una città precolombiana edificata dai Maya, conosciuta soprattutto per l'affascinante e diversificata architettura.
Uno dei punti più famosi della città è il Tempio di Kukulkan, costruito in onore del dio serpente nel dodicesimo secolo d.C..
Il tempio a forma piramidale si trova nell'esatto centro della città, ed è alto circa 30 metri, di cui 26 appartengono alla base piramidale, mentre gli altri 4 formano l'effettivo tempio che si trova in vetta.
Ogni lato della piramide presenta una scalinata formata da 91 gradini, ai quali va aggiunto un ulteriore gradino per entrare nel tempio.
La somma di tutti i gradini della struttura arriva quindi a 365, numero che rappresenta il calendario solare adottato proprio dai Maya, chiamato Haab.
Inoltre, ai lati della piramide è possibile trovare 52 rettangoli che stanno a simboleggiare le 52 settimane in cui è diviso l'anno.
Altra caratterista davvero peculiare della struttura è il fatto che durante gli equinozi di primavera e autunno la luce proiettata dal sole si riflette creando luci e ombre triangolari che formano quella che sembra a tutti gli effetti la sagoma di un serpente che scala la piramide.
Ma non è tutto.
Pare che battendo le mani proprio di fronte alla piramide, il suono venga distorto e finisca per somigliare tantissimo al verso del Quetzal, uccello tipico della zona e chiaro riferimento a Quetzalcoatl, ossia Kukulkan.
Una spedizione avvenuta nel 1930 scoprì una scala sotto il lato nord della piramide, e proseguendo lo scavo si scoprì un altro tempio sepolto all'interno di quello principale. Nella camera interna venne trovata una statua Chac Mool (statua con funzione di altare) e un trono a forma di giaguaro.
A Chichén Itzá sono stati poi identificati sette campi per il gioco della palla, sport con connotati rituali praticato dai Maya, tra cui addirittura quello più grande di tutta la mesoamerica, lungo ben 166 metri e largo 68.
Le regole del gioco non sono del tutto chiare, ma si ipotizza che non si dovesse mai far cadere la palla e che la si dovesse far passare attraverso cerchi di pietra attaccati alle mura sui lati del campo da gioco, e pare che molto spesso la squadra perdente venisse sacrificata alle divinità...
Altra importante costruzione è il Tempio dei Guerrieri, anche questo a forma piramidale e circondato da file di colonne intagliate raffiguranti guerrieri.
Alla sommità della scala è posta una statua Chac Mool utilizzata per i sacrifici umani.
A nord è poi possibile trovare un edificio rotondo posto sopra una piattaforma quadrata, soprannominato El Caracol (la chiocciola), a causa della scala a spirale presente al suo interno. Era a tutti gli effetti un osservatorio astronomico, perfettamente allineato con gli astri, ed era usato dai Maya per determinare il loro estremamente preciso calendario.
Ai giorni d'oggi Chichén Itzá è una delle destinazioni più visitate del Messico, e accoglie circa 1,5 milioni di visitatori l'anno.



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