Borda
- Alla scoperta del mito
- 18 apr
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La Borda è una creatura leggendaria del folclore italiano, e in particolar modo appartenente alla tradizione dell'Emilia-Romagna e di altre zone della Pianura Padana.
Dalle sembianze di una strega orribile e bendata, si tratta di una personificazione della paura verso le zone paludose, gli stagni e i canali, ed è infatti nota per abitare in zone acquitrinose, dove aspetta passanti da catturare e uccidere.
L'origine del termine "borda" è ricondotto a Borvo, divinità celtica delle acque termali e sorgive e la radice "bor-" è infatti presenti anche in altri toponimi e termini connessi all'acqua, come ad esempio il fiume Bormida e la località termale di Bormio.
Inoltre, nel dialetto milanese, così come in quelli delle zone limitrofe, la parola borda sta a intendere la nebbia.
I riferimenti all'origine celtica della creatura sono ritrovati anche in alcune ninne nanne romagnole, dove viene descritta la Borda mentre uccide le sue vittime con un laccio o una corda, attività che è possibile ricondurre ai sacrifici umani praticati in culti celtici e testimoniata dal ritrovamento di corpi prima soffocate con un laccio e poi annegate, come la Mummia di Tollund.
Ninna nanna, la Borda
lega i bei bambini con una corda.
Con una corda e con una cordicella,
lega i bei bambini e poi li stringe,
con una corda e con un legaccio,
lega i bei bambini e poi li ammazza.
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