Atlantide
- Alla scoperta del mito

- 22 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Atlantide è un'isola leggendaria citata per la prima volta da Platone nei suoi Dialoghi, per la precisione i dialoghi di Timeo e Crizia.
In entrambi i dialoghi compaiono quattro personaggi: Socrate, Timeo di Locri, entrambi filosofi, e Crizia ed Emocrate, due politici.
Nel Timeo viene raccontato, dopo una riflessione di Socrate sulla città perfetta, di come Atlantide fosse stata lasciata a Poseidone, e del fatto che fosse più grande della Libia e dell'Asia minore messe insieme. Il continente venne però affondato a seguito di un terremoto causato dagli dèi per punizione contro Atlantide che aveva provato ad attaccare Atene, rendendo tutte le terre situate oltre le Colonne d'Ercole una distesa di fanghiglia impraticabile e impossibile da superare.
Nel dialogo successivo, quello di Crizia, viene descritta più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, che viene collocata nel tempo novemila anni prima degli scritti.
Crizia racconta di Poseidone che si innamora di Clito, una ragazza dell'isola, e che per proteggere il suo amore dai mortali, recinse la zona dove viveva la fanciulla alternando tre zone di mare e tre zone di terra in cerchi concentrici. Questo per rendere impossibile agli uomini arrivare al cerchio centrale, dato che all'epoca gli esseri umani non sapevano ancora né nuotare né navigare.
La pianura centrale venne resa rigogliosa e potente, e l'isola fu divisa in dieci zone, ognuna governata dai dieci figli avuti da Poseidone e Clito. Il primo fu Atlante, che in seguito sarebbe divenuto governatore dell'impero.
Sull'isola iniziarono a sorgere porti, palazzi e tempi e proprio al centro della città venne eretto il santuario di Poseidone e Clito; un'opera dalle dimensioni immense e ricoperta di materiali preziosi.
La virtù dei governanti durò per molte generazioni, fin quando il carattere umano non ebbe il sopravvento sulla natura divina e sulle regole imposte da Poseidone. In preda alla cupidigia, gli abitanti di Atlantide vennero puniti da Zeus, che diede ordine a Poseidone di affondare le isole.
Date le pochissime referenze storiche, Atlantide è generalmente vista come un mito concepito dallo stesso Platone per illustrare le sue idee politiche su come dovesse essere gestita e amministrata una città, ponendo al centro la città di Atene come simbolo di rigore e sobrietà da usare come termine di paragone.
L'esistenza di un'autentica Atlantide venne discussa attivamente durante l'età classica, ma quasi sempre rigettata.
Nel medioevo, nonostante le tantissime superstizioni e credenze, venne praticamente ignorata, e fu riscoperta solo nell'era moderna dagli umanisti, che la usarono come ispirazione per opere utopiche.



Commenti