Ah Puch
- Alla scoperta del mito

- 22 apr
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Spaventosa e ripugnante divinità della morte, nella mitologia maya, Ah Puch è raffigurato come un cacciatore nella notte e portatore di oscurità, malattia e disastri.
Sovrano del livello più basso del Xibalba, l'oltretomba Maya, il suo aspetto fisico varia a seconda della regione e della storia nella quale viene menzionato, tuttavia c'è un tratto coerente in praticamente tutte le versioni, ed è lo stato di decomposizione del corpo.
La maggior parte delle rappresentazioni mostra una figura scheletrica con costole sporgenti, mentre altre presentano un corpo in avanzato stato di decomposizione, gonfio, e con il volto scheletrico.
A causa della sua associazione coi gufi viene anche raffigurato come uno scheletro con un gufo in testa, o come una bizzarra chimera formata da un gufo gigante e uno scheletro umano.
Noto anche come "il puzzolente", poiché la radice del suo nome si può tradurre anche con "fetore" o "flatulenza", Ah Puch era la divinità della morte più temuta dai Maya, nonostante non fosse di certo l'unica a risiedere nello Xibalba. Si credeva infatti che fosse lui in prima persona ad andare in cerca di feriti o ammalati al fine di portarli con sé nell'oltretomba, e per scongiurare il suo arrivo i parenti di tali persone organizzavano festeggiamenti e rituali molto rumorosi, credendo che il frastuono spaventasse il dio.
A causa forse della paura che incuteva, e ovviamente della colonizzazione europea, non esistono oggigiorno miti che vedono Ah Puch come protagonista, e di lui ci sono solo brevi menzioni in alcuni testi sopravvissuti della civiltà Maya.
Non esistevano templi dedicati a lui, né tantomeno preghiere o rituali per placarlo, ma solo metodi e scongiuri per allontanarlo



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