Kali

Kali (letteralmente "La Nera") è una divinità hindu, descritta come battagliera e feroce, molto spesso associata al dio Shiva.

Nonostante sia identificata come simbolo di oscurità e violenza, si tratta di una dea benefica e terrificante allo stesso tempo.

È molto spesso rappresentata con una collana di crani umani attorno al collo, e il suo volto spaventato è macchiato da lunghe strisce di sangue.

La sua funzione distruttiva si manifesta in una delle versioni della sua genesi che la vede come aspetto irato di Durga e che la vuole quale unica dea in grado di uccidere Raktabija, il demone contro il quale gli dèi avevano ingaggiato lo scontro finale. Raktabija sembrava invincibile in quanto appena una goccia del suo sangue toccava terra nasceva un altro demone e così all'infinito. Dal sopracciglio di Durga allora nacque Kali, la notte suprema che divora tutto ciò che esiste.

La dea bevve tutto il sangue di Raktabija evitando che toccasse terra e poi gli tagliò di netto la testa. La sete di di violenza e di morte rese ebbra la dea che da quel momento brama sangue e distruzione, e solo Shiva, il suo sposo, riesce a fermarla gettandosi su di lei.

Kali di tanto in tanto vorrebbe uccidere anche Shiva, ma quando lo atterra riconosce il suo sposo e si ferma.