Acat
- Alla scoperta del mito
- 7 giorni fa
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Quando i Conquistadores arrivarono in America Centrale nel XVI secolo furono sorpresi nello scoprire che non solo gli indigeni veneravano spiriti sotto forma di immagini scolpite, ma che creavano anche immagini indelebili di tali spiriti sulla loro pelle.
Esatto, parliamo di tatuaggi.
E Acat era proprio il patrono maya dei tatuatori.
I Maya attribuivano grande importanza al processo del tatuaggio, credendo che i tatuaggi a immagine di un dio avrebbero infuso in una persona parte del potere di quel dio. A causa dell'importanza e della difficoltà di questa forma d'arte, era naturale che ci fosse un dio responsabile. Si diceva che Acat benedicesse l'inchiostro, gli aghi e gli spazi di lavoro e stabilizzasse le mani degli artisti per ottenere risultati migliori.
Acat fu menzionato per la prima volta da J. Eric S. Thompson, nel suo libro "Tatuaggio e scarificazione tra i Maya".
Thompson aggiunse anche che Acat è un nome giornaliero Nahuatl che significa "canna", mentre la pronuncia "Ah Cat" significherebbe "colui del barattolo". Facendo in questo modo pensare che durante il processo di tatuaggio venissero utilizzate canne di piante conservate in particolari recipienti..
Tuttora presiede il processo del tatuaggio, soprattutto per coloro che percepiscono il tatuaggio come un rito spirituale.
I tatuatori si rivolgevano a lui per chiedergli di benedire gli strumenti, di guidare le mani e di inviargli i clienti giusti, tuttavia Acat aiuta anche chi ha intenzione di tatuarsi aiutando nella scelta del tatuaggio giusto e proteggendo da infezioni o danni di ogni tipo.
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