Tulugaak

Secondo la mitologia Inuit, agli albori del tempo non c'era sole durante il giorno, né la luna di notte. Il mondo era avvolto dall'oscurità perpetua.

In quei giorni bui, sulle rive del mare viveva una ragazza che di tanto in tanto si avventurava alla ricerca di cibo. Durante una delle sue battute di caccia vide qualcosa fluttuare verso di lei: era una piuma scura come la notte, ma che eppure in qualche modo spiccava nell'oscurità alla quale tutti erano abituati.

La ragazza non aveva mai visto una piuma prima, e la sua bocca si spalancò in un'espressione di meraviglia.

Nella frazione di secondo successiva, un'improvvisa folata di vento soffiò la piuma nella bocca aperta della ragazza, facendogliela inghiottire.

Poco dopo questo strano avvenimento, la ragazza rimase inspiegabilmente incinta, e nove mesi dopo diede alla luce un bel bambino in perfetta salute, ma con una particolare peculiarità: il bimbo aveva un becco, simile a quello di un corvo, al posto della bocca.

Al piccolo fu dato il nome di Tulugaak (letteralmente "corvo"), e sin dai primi momenti di vita fu vispo e attento a ogni cosa attorno a lui, tanto da accorgersi di una sorta di palla (una vescica di animale piena d'aria) che il nonno aveva tra i suoi oggetti personali.

Il bambino iniziò a fare i capricci indicando la palla, finché alla fine la madre cedette e lasciò che suo figlio ci giocasse.

Tulugaak iniziò a giocare con il suo nuovo giocattolo, ma ben presto il becco appuntito bucò la palla, lasciando il bambino nello sconforto.

Sconforto che durò pochissimi istanti, in quanto negli attimi successivi avvenne qualcosa di veramente strano.

Dal foro sulla vescica fuoriuscì una luce brillante che riempì non solo la casa, ma tutto il mondo. La luce cadeva dall'alto come una valanga che si riversava su tutto, e il cielo rimase illuminato fino a quella sera stessa, quando cominciò a oscurarsi di nuovo.

Ma stavolta era diverso; frammenti di luce infatti riempirono il cielo notturno scintillando e brillando.

Il mondo aveva finalmente la luce, e la vita degli uomini fu molto più semplice da quel momento in poi.