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Marie LaLaurie


Marie Lalaurie

Nata a New Orleans nel 1775, Marie apparteneva a una famiglia politica di spicco nella comunità creola del luogo, e suo cugino fu addirittura sindaco di New Orleans dal 1815 al 1820.


La ragazza è entrata nella storia come una tra le serial killer più feroci mai esistite a causa degli atti malvagi compiuto verso i suoi schiavi.


Si stima abbia ucciso più di cento tra uomini, donne e bambini, e addirittura organizzava festini ai quali erano invitate le più alte cariche locali, che bramavano per vedere gli schiavi sottoposti a torture di ogni tipo.


Testimonianze dell'epoca riportano di come gli schiavi preposti alla preparazione del cibo fossero incatenati ai fornelli e non potessero muoversi più di quanto servisse per cucinare.


Il 10 aprile del 1834, una schiava di 70 anni, incatenata alla stufa, diede fuoco alla casa cercando di togliersi la vita pur di non essere portata nell'attico dell'abitazione, luogo in cui si diceva avvenissero cose inenarrabili e dal quale, soprattutto, nessuno degli schiavi che vi veniva mandato era più tornato.


Secondo i resoconti, la polizia trovò nella stanza una vera e propria camera delle torture, con schiavi imprigionati da mesi, deperiti e orribilmente mutilati.


Quando la notizia di tali abomini si diffuse, una folla di cittadini attaccò la residenza LaLaurie, demolendo e distruggendo praticamente tutto.


Si ritiene che, dopo questo evento, Marie sia fuggita a Parigi, dove si crede sia morta nel 1849.


Attualmente la dimora di Royal Street dove visse la LaLaurie è ancora in piedi ed è un importante punto di riferimento di New Orleans.

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