top of page

Le Argonautiche (10) - Giasone recupera il Vello d'Oro



Giasone Vello

Nonostante Giasone avesse superato le prove, Re Etee si rimangiò la parola data e chiamò a raccolta i suoi uomini per preparare un attacco a sorpresa contro gli eroi.

Tuttavia, prima che suo padre potesse organizzare i guerrieri per lanciare l'attacco, Medea corse da Giasone e gli suggerì di tentare il tutto per tutto per recuperare il Vello d'Oro. Guidò Giasone in una foresta nera come la pece, dove riuscirono a distinguere un bagliore dorato in lontananza tra gli alberi.

Era la pelle dell'ariete che aveva trasportato Frisso e lo aveva portato in Colchide. Ma, come previsto, trovarono il possente Drago di Colchide a protezione del vello.


L'eroe tremava, nonostante fosse l'emblema stesso del coraggio. Tuttavia, Medea cercò di rassicurarlo, dicendogli di sapere cosa fare. La ragazza si avvicinò senza paura al potente drago, che sbavava in attesa del suo imminente pasto.

La maga sollevò le braccia e invocò la dea della magia, Ecate, e il drago fece qualcosa mai successo prima: cadde addormentato grazie ai poteri di Medea.


Giasone, in punta di piedi e piuttosto impaurito all'idea di disturbare il mostro, si fece strada fino all'albero dove pendeva il Vello d'Oro.

Felici di avere finalmente tra le braccia il prezioso artefatto, Giasone e Medea si affrettarono verso la nave degli Argonauti, che li aspettava per lasciare il regno di Colchide.

Tuttavia, mentre stavano per partire, Assurto, il fratello di Medea, li vide e si rese conto del tradimento della sorella, riferendolo immediatamente al padre.


Gli Argonauti riuscirono a sfuggire dai domini del re Eete, e come promesso, Giasone portò Medea con sé per farne la sua sposa.

Tuttavia, gli eroi erano ancora in pericolo, poiché la possente flotta navale del re di Colchide era al loro inseguimento con tutta l'intenzione di recuperare il Vello d'Oro...



Commenti


!
Widget Didn’t Load
Check your internet and refresh this page.
If that doesn’t work, contact us.
bottom of page