Il canto dei cigni di Samhain
- Alla scoperta del mito
- 29 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Il Canto dei Cigni di Samhain
La leggenda d’amore di Caer Ibormeith e Angus Mac Og
In Irlanda, tra nebbie incantate e laghi eterni, si racconta una storia d’amore che sfida il tempo, i confini della forma e perfino la morte stessa.
Angus Mac Og, Signore dell’Amore, cadde un giorno in un sonno profondo. In quel sonno gli apparve una donna bellissima, misteriosa come la notte. Ogni sera, per tre notti, tornava nei suoi sogni: eterea, irraggiungibile. Ogni volta che Angus cercava di stringerla tra le braccia, la visione svaniva come nebbia al sole. E con ogni notte passata, il suo cuore si consumava d’amore.
Era ironico: il dio dell’amore, morente per amore.
La sua pena mosse cielo e terra. I suoi genitori, Boann e il Dagda, organizzarono una grande ricerca in tutta l’Irlanda. Alla fine, lei fu trovata: in piedi, immobile come un sogno d’acqua, sulle sponde di un lago. Accanto a lei, tre volte cinquanta fanciulle, unite da una catena d’argento. La sua bellezza era identica a quella del sogno.
Il suo nome era Caer Ibormeith, "Bacca di Tasso".
Ma Caer non era una donna qualunque.
Quando Angus si rivolse con rispetto a suo padre per chiederla in sposa, ricevette una risposta inaspettata: Caer era una mutaforma.
Ogni anno, durante la notte di Samhain, lei e le sue compagne si trasformavano in cigni, e ritornavano donne solo quando il ciclo lo permetteva.
Ma nessun amore è impossibile per Angus. Su consiglio del Dagda, si recò sulle rive del lago, in attesa del volo dei cigni. Era la notte di Samhain, il 31 ottobre, il momento in cui il velo tra i mondi si assottiglia. Quando Caer apparve sotto forma di cigno, fece una proposta: sarebbe stata sua sposa solo se lui avesse scelto di diventare cigno con lei.
Angus accettò. Lei lo trasformò.
I due cigni volarono insieme, tre volte intorno al lago, poi si librarono verso il palazzo di Angus. Lì ripresero forma umana, liberi di vivere in qualunque forma scegliessero. Si dice che ancora oggi vivano così, tra piume bianche e sogni.
Questa leggenda fu messa per iscritto nell’VIII secolo, quando il cristianesimo già aveva attecchito in Irlanda. Ma i vecchi miti erano troppo amati per essere dimenticati, così furono conservati, seppur privati della loro divinità.
Tuttavia, chi conosce davvero le storie antiche sa che Caer è più di una semplice sposa di un dio.
Caer è una dea cigno. È colei che appare nei sogni, che stabilisce le condizioni, che muta Angus. È una guida tra mondi, un ponte tra la vita e la morte. Il suo albero è il tasso, simbolo funebre. Il suo animale, il cigno, è anche uno psicopompo: conduce le anime verso l’aldilà.
Caer è fertilità e morte, incanto e trasformazione.
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