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Castra Praetoria


Castra

La guardia pretoriana è senza dubbio una dei simboli romani più iconici e riconosciuti anche dopo migliaia di anni.


Questi combattenti d'élite stimolano il nostro interesse e la nostra curiosità, ma cosa sappiamo di loro? Ad esempio, dove si allenavano? Dove vivevano?

Secondo i documenti lasciati da Tacito, una delle più prominenti figure riguardo la storia di Roma, la costruzione di una caserma per le truppe pretoriane iniziò nel 23 d.C., quando Seiano, potente prefetto pretorio e amico di Tiberio, convinse l'imperatore dell'importanza di costruire una struttura dove i pretoriani potessero affinare le loro abilità.


Il Castra Praetoria, la prima importante struttura romana costruita interamente con mattoni, fu costruita nell'area nord-orientale della città, tra il Viminale e l'Esquilino, due dei Sette Colli di Roma.

Situato tra Via Nomentana e Via Tiburtina, il suo territorio misurava 440 x 380 metri, ossia 17 ettari, e comprendeva al suo interno un'area per le esercitazioni e svariati accampamenti.


La struttura e le misure della costruzione si basarono con dovizia di dettagli alle regole dettate da Igino Gromatico nel suo De Munitionibus Castrorum, traducibile con "Sulle fortificazioni degli accampamenti".

Le mura merlate erano alte dai 3 ai 5 metri e dopo essere state danneggiate durante la guerra civile del 69 d.C. vennero ricostruite da Vespasiano, per poi essere inglobate nelle mura cittadine volute da Aureliano nel 275.

Al centro di ogni lato si apriva una porta: sui lati minori c'erano la Porta Praetoria e la Porta Decumana, mentre su quelli maggiori vi si trovavano le Porta Principales Dextera et Sinistra, di cui sono tutt'oggi visibili i resti.


All'interno gli alloggi correvano per tutta la lunghezza delle mura, mentre al centro si ergevano due file di edifici da da due piani, divisi da un reticolo di strade interni.

Questi edicifi comprendevano la sede del comando, l'armeria, l'ospedale, i magazzini, il tesoro, caserme e piccoli templi dedicati a divinità perlopiù provinciali oltre che alle principali.


Un gruppetto di questi edifici è stato rinvenuto alla fine del XIX secolo durante i lavori di viale Castro Pretorio, e altri nel XX secolo durante i lavori alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, costruita sull'area dove si trovava l'antica caserma.

Ai giorni d'oggi lo spazio creato per i pretoriani è occupato dalle caserme Pio IX e Castro Pretorio, sede del Raggruppamento Logistico Centrale dell'Esercito Italiano, e dalla già citata Biblioteca inaugurata nel 1975.

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