Babbo Natale
- Alla scoperta del mito
- 25 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Come si è arrivati alla figura odierna di Babbo Natale? Quali sono le sue origini?
Partiamo dall'inizio.
Partiamo quindi dalla figura di San Nicola di Bari (o di Myra), vescovo cristiano del quarto secolo al cui culto si deve il tradizionale scambio di doni, che però avveniva il 5 dicembre, alla vigilia, appunto, di San Nicola. Tradizione ancora viva ad esempio nei paesi del Benelux, dove il 5 dicembre si festeggia Sinterklaas.
La figura di Babbo Natale trova però origini anche nella mitologia norrena. Le storie narrano di come Odino, il 21 dicembre andasse a caccia insieme a molte altre divinità del Valhalla. I bambini del luogo lasciavano quindi appesi alle porte di casa stivali pieni di carote e cibo per i cavalli degli déi, e questi come ringraziamento riempivano le calze di dolciumi. Da qui anche la tradizione della classica calza natalizia, o dell'epifania in alcune culture.
Odino è probabilmente anche il personaggio che ha influenzato l'aspetto fisico di Babbo Natale. Parliamo infatti di un uomo corpulento, con una folta barba bianca e lunghi capelli bianchi.
Altri riferimenti li troviamo anche nelle culture germaniche. Qui l'idea di Babbo Natale nasce a seguito di un conflitto tra un santo (probabilmente lo stesso San Nicola) e un demone, chiamato Krampus. Quest'ultimo si infilava nelle case degli ignari cittadini scendendo dai camini, allo scopo di rapire e/o uccidere i bambini. Questo fino all'arrivo del sant'uomo che riuscirà a imprigionare Krampus e lo obbligherà a ripagare la comunità per i crimini commessi. Per alcuni il demone verrà costretto a portare regali ai bambini, mentre secondo altri il demone invece si redimerà e radunerà elfi e folletti scegliendo di diventare lui stesso Babbo Natale.
Quindi sì, Babbo Natale potrebbe essere un demone convertito.
Viaggiando velocemente nel tempo arriviamo al diciottesimo secolo. In Nord Europa e Nord America Babbo Natale viene rappresentato come un uomo in pelliccia verde, mitra rossa e con un bastone da vescovo, che la notte del 25 dicembre porta dona ai bambini in groppa a un cavallo, una capra o alle celeberrime renne.
Il primo Babbo Natale vestito di rosso lo troviamo nel 1862 grazie a un disegno di Thomas Nast sulla rivista statunitense "Harper's Weekly".
L'immagine verrà poi ripresa da tantissime aziende e soprattutto dalla Coca Cola, a tal punto da imprimere nell'immaginario odierno collettivo quella figura come riferimento per Babbo Natale.
Dovrebbe essere superfluo descriverlo, ma va fatto per dovere di cronaca. Parliamo di un uomo panciuto e giovale, con capelli e barba bianca, un cappello rosso con pelliccia bianca e mantello rosso.
Restano alcune caratteristiche legate a Odino, infatti i bambini sono soliti lasciare latte e biscotti come omaggio a Babbo Natale, e anche le renne volanti sono un chiaro riferimento a Sleipnir, il cavallo volante di Odino.
A seconda della zona geografica di riferimento, Babbo Natale cambia anche domicilio. Per gli europei infatti abita in Lapponia. Vive invece al Polo Nord per gli abitanti dell'USA, mentre per i canadesi e per i russi vive nelle lande ghiacciate a nord dei rispettivi paesi.
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