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Raperonzolo


Raperonzolo

Pubblicata per la prima volta col nome originale "Rapunzel" dai fratelli Grimm nella raccolta "Fiabe" (1822), Raperonzolo è una delle più importanti fiabe tradizionali europee.


La trama racconta di una coppia di sposi che viveva a pochi passi da un giardino protetto da altissime mura e appartenente a una potente strega conosciuta come Dama Gothel.


Gli sposi desideravano un figlio con tutte le loro forze, e quando la donna rimase finalmente incinta fu presa da una irrefrenabile voglia di mangiare alcuni raperonzoli che crescevano proprio al di là del giardino.


Il marito quindi scavalcò le mura, ma venne colto in flagrante dalla temibile strega, che, nonostante le giustificazioni dell'uomo, decise di punirlo.


Gli consentì di tornare a casa con i raperonzoli, ma solo a patto che, una volta nato, le venisse consegnato il bambino.


Passò quindi del tempo, e nacque una stupenda bambina, che come da accordi venne consegnata alla strega. La Dama la prese con sé e le diede il nome di Raperonzolo.


All'età di dodici anni, Raperonzolo venne rinchiusa in un'alta torre, senza né porte né scale, nel mezzo del bosco.


Raperonzolo aveva lunghi capelli dorati che teneva legati in una treccia e quando la strega andava a trovarla le gridava: "Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli, che per salir mi servirò di quelli". E così, arrampicandosi sulla sua treccia, poteva entrare nella celletta attraverso l'unica finestra della torre.


Un giorno passò da quelle parti il figlio di un re, che sentì Raperonzolo cantare e fu rapito dalla sua voce. Non trovando però accessi alla torre, se ne andò sconsolato.


Il principe però non si arrese e tornò lì ogni giorno fin quando una volta non vide la strega e scoprì il modo per salire dalla sua bella. Recitò quindi i versi che aveva sentito dalla vecchia, e iniziò a scalare la bionda treccia.


Una volta faccia a faccia con Raperonzolo le dichiarò tutto il suo amore, e la ragazza accettò. Insieme pianificarono la fuga: il principe sarebbe tornato tutte le notti con della seta che Raperonzolo avrebbe tessuto fino a darle forma di una scala, con cui avrebbe potuto scendere dalla torre.


Un giorno però Raperonzolo accennò sbadatamente del principe alla strega, che punì la ragazza tagliandole i capelli e abbandonandola nel deserto.


La stessa notte il principe tornò alla torre, ma solo per trovarvi la strega, che gli disse che non avrebbe mai ritrovato la ragazza. Accecato dalla disperazione, il principe si gettò dalla torre e finì sui rovi sottostanti, accecandosi per sempre.


Errò per anni nei boschi, fino ad arrivare finalmente nel deserto, dove riconobbe la voce di Raperonzolo. Ella, piangendo insieme a lui, fece cadere le proprie lacrime sui suoi occhi, rendendogli così la vista. Il principe la portò così nel suo regno, dove vissero per sempre felici e contenti.


Per quanto riguarda Dama Gothel, si racconta che non riuscì più a scendere dalla torre; in un'altra versione, fu talmente furiosa che il principe avesse ritrovato la sua figlioccia, che si rinchiuse nella torre e non volle saperne di quel che accadeva al di fuori.

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