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Nyarlathotep


Nyarlathotep

Rieccoci nell'universo creato da H.P. Lovecraft per parlare della creatura più citata dallo scrittore nei suoi racconti, e sempre dallo stesso definita il suo "più realistico e orribile incubo".


Nyarlathotep, conosciuto anche col nome di Caos Strisciante, è uno degli Dèi Esterni, dei quali è Messaggero e Grande Sacerdote. Il suo compito originario sarebbe quello di mantenere Azathoth, il più potente Dio Esterno, nel suo stato di dormiveglia, e lui lo fa.


Ma lo fa divertendosi a modo suo.


Nyarlathotep ha infatti una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri suoi pari rango. Mentre questi ultimi sono indifferenti nei confronti della vita sulla Terra e perseguono unicamente i loro scopi, il Caos Strisciante è molto attivo e visita spesso la Terra avendo una sola cosa in mente: far impazzire tutti e portare ogni essere vivente alla follia totale.


Scenderà quindi sulla Terra assumendo svariate forme e avatar per seminare pazzia, morte e distruzione.


Appare per la prima nel racconto omonimo pubblicato nel 1920, sotto forma di un uomo descritto "alto e dalla carnagione scura dalle fattezze egiziane". Pare addirittura che ai tempi dell'antico Egitto questo avatar sia riuscito in qualche modo a diventare faraone prendendo il nome di Nephren-Ka, o Faraone Nero, e che sotto questa sembianza abbia rivelato agli egiziani importanti rivelazioni filosofiche e tecnologiche.


Altro avatar associato all'Egitto è quello de "La Bestia", una creatura dalle sembianze di sfinge senza volto che seminava pazzia e morte per l'intera zona.


L'iconografia più rappresentativa e ricorrente però lo ritrae come un essere dai numerosissimi arti e con un unico tentacolo senza occhi come testa.


Nel racconto "La casa delle streghe" (1933) è descritto come un gigantesco essere umano, dalla carnagione nera e completamente calvo.


Ne "L'abitatore del buio" (1936) lo troviamo con sembianze di creatura con ali da pipistrello, un corpo indefinibile dalla mente umana e un unico occhio, diviso in tre sezioni, al centro della testa. In questo racconto è un essere estremamente fotosensibile, tanto da rinchiudersi all'ultimo piano di un campanile costruito da suoi adepti, e che provoca morte istantanea a chiunque osi guardarlo.


Ma questi sono solo piccoli esempi delle migliaia, milioni, di avatar che il Caos Strisciante ha usato nel corso della sua folle (in tutti i sensi) missione.


Il Necronomicon narra che alla fine dei tempi, probabilmente tra 5000 anni nel futuro, Nyarlathotep avrà un ruolo chiave per la fine dell'umanità. È scritto infatti che sarà lui ad aiutare Nyogtha (La cosa che non dovrebbe esistere), a ripulire la Terra dagli umani e preparare il campo di battaglia ai Grandi Antichi per la tremenda e ultima lotta per il potere.


"E su tutto, in questo ripugnante cimitero dell'universo, si ode un sordo e pazzesco rullìo di tamburi, un sottile e monotono lamento di flauti blasfemi che giungono da stanze inconcepibili, senza luce, di là dal Tempo; la detestabile cacofonia al cui ritmo danzano lenti, goffi e assurdi, giganteschi, tenebrosi ultimi dèi. Le cieche, mute, stolide abominazioni la cui anima è Nyarlathotep."

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