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Mi-Go


Mi-Go

I Mi-go, o Funghi di Yuggoth, sono creature extraterrestri appartenenti alla mitologia horror creata dallo scrittore Howard Phillips Lovecraft. Compaiono per la prima e unica volta nel racconto "Colui che sussurrava nelle tenebre" (1930), ma vengono citati spesso in altre opere lovecraftiane.


Sono esseri di colore rosaceo, alti circa 1,5 metri, con una testa a forma di ellisse riavvolta su se stessa dalla quale escono sezioni di carne a forma piramidale ricoperte di antenne. Il loro corpo ricorda molto da vicino quello di un gambero, e il loro tronco termina con numerosi arti forniti di chele. Hanno inoltre un paio di ali simili a quelle di un pipistrello, che sono loro utili per volare nello spazio profondo, ma che sono praticamente inservibili sulla Terra.


Il loro corpo è formato da materie non catalogate come elementi terrestri, e per questo i Mi-go non possono essere in alcun modo impressi in fotografie né tantomeno ripresi in video.


I Funghi di Yuggoth sono una razza particolarmente avanzata tecnologicamente ed esperta nei trasporti interstellari. Sono in grado infatti di trasportare facilmente le persone sul loro avamposto principale sul pianeta Yuggoth, ultimo pianeta del sistema solare.


Grandissimi esperti anche in chirurgia. Uno dei loro principali "passatempi" è quello di strappare il cervello dal corpo degli esseri umani per poi riporlo in cilindri metallici opachi dotati di appendici sensoriali, allo scopo di tenere in vita il cervello e carpirne informazioni e conoscenze.


I Mi-go adorano gli Dèi Esterni, in particolar modo Yog-Sothoth, Nyarlathotep e Shub-Niggurath, e la loro società è composta da tre caste: gli scienziati, i guerrieri, e gli operai.


Una delle lune di Yuggoth conserva dei simboli sacri ai Mi-go incisi sulla superficie rocciosa del pianeta. Queste iscrizioni sono utili per vari rituali indicati nel Necronomicon. Si narra che la trascrizione di questi simboli può essere percepita dai Mi-go, che daranno la caccia a chi è entrato in possesso dei loro sacri geroglifici.


Il loro pianeta di origine non è noto, ma hanno colonizzato praticamente ogni pianeta del sistema solare, e il loro avamposto principale è, come dicevamo, sul pianeta Yuggoth. La loro presenza sulla Terra è dovuta principalmente all'estrazione di qualche minerale fondamentale per i loro progetti e le loro costruzioni.


Per l'origine del nome è possibile che Lovecraft si sia imbattuto nel termine "migou", equivalente tibetano dello Yeti, al quale lo scrittore compara le creature in un passaggio di "Colui che sussurrava nelle tenebre".


"Dimostrai invano che le superstizioni del Vermont differivano pochissimo, nella loro essenza, dalle leggende universali che tendono a personificare le forze della natura: da quelle leggende, cioè, che avevano riempito il mondo antico di fauni, satiri e driadi, che avevano fatto nascere i "kallikanzarai" della Grecia moderna e avevano dotato l'Irlanda e il Galles delle loro terribili razze di piccoli trogloditi. Illustrai senza maggior successo un mito ancor più significativo, la credenza degli indigeni del Nepal nei terribili Mi-go, ricordando pure, naturalmente, lo "yeti" nascosto tra i ghiacciai e le rupi sulle vette dell'Himalaya. I miei avversari ritorsero queste cose contro di me dichiarando che esse implicavano una base storica delle antiche leggende: cioè l'esistenza di una razza extraterrestre molto antica che era stata costretta a nascondersi dopo la venuta degli uomini, e che poteva benissimo essere sopravvissuta, in numero assai ridotto, fino a un tempo abbastanza recente se non fino al nostro."

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