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Ithaqua


Ithaqua

Apparsa per la prima volta nel racconto breve "Ithaqua" di August Derleth, questa enorme creatura è figlia di Hastur e Shub-Niggurath, ed è in grado di controllare il freddo e camminare in aria.


Ha l'aspetto di un immenso umanoide simile a un cadavere con occhi rossi rotanti.


Si sposta sulla Terra per rapire persone da trasformare poi in suoi servitori nel mondo ghiacciato di Borea.


È solito accoppiarsi con i terrestri in quanto cerca di generare una prole che sia superiore ai limiti imposti dagli Dèi Antichi e che possa liberare finalmente i Grandi Antichi.


Altre versioni ritengono che si accoppi e generi figli per alleviare la sua solitudine.


Questa gigantesca creatura interstellare visita diversi mondi del nostro e di altri sistemi solari, prevalentemente gelidi, come la nebulosa di Oort dove si originano le comete.


Il suo culto è radicato in Siberia e in Canada e prevede sacrifici volti unicamente ad ammansirlo.


Spesso si avvale di Shantak, orrende bestie simili a draghi, e di cannibali noti come Gnopkehs che lo adorano assieme ad altre divinità.


Secondo alcune concezioni Ithaqua è un Dio Esterno incarnazione della decadenza termodinamica inevitabile: l'Artico infatti riflette l'anticipazione della morte del calore inesorabile che tutto avvolgerà.

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