Ithaqua
- Alla scoperta del mito
- 7 giorni fa
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Apparsa per la prima volta nel racconto breve "Ithaqua" di August Derleth, questa enorme creatura è figlia di Hastur e Shub-Niggurath, ed è in grado di controllare il freddo e camminare in aria.
Ha l'aspetto di un immenso umanoide simile a un cadavere con occhi rossi rotanti.
Si sposta sulla Terra per rapire persone da trasformare poi in suoi servitori nel mondo ghiacciato di Borea.
È solito accoppiarsi con i terrestri in quanto cerca di generare una prole che sia superiore ai limiti imposti dagli Dèi Antichi e che possa liberare finalmente i Grandi Antichi.
Altre versioni ritengono che si accoppi e generi figli per alleviare la sua solitudine.
Questa gigantesca creatura interstellare visita diversi mondi del nostro e di altri sistemi solari, prevalentemente gelidi, come la nebulosa di Oort dove si originano le comete.
Il suo culto è radicato in Siberia e in Canada e prevede sacrifici volti unicamente ad ammansirlo.
Spesso si avvale di Shantak, orrende bestie simili a draghi, e di cannibali noti come Gnopkehs che lo adorano assieme ad altre divinità.
Secondo alcune concezioni Ithaqua è un Dio Esterno incarnazione della decadenza termodinamica inevitabile: l'Artico infatti riflette l'anticipazione della morte del calore inesorabile che tutto avvolgerà.
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