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Il colore venuto dallo spazio


Colore venuto dallo spazio

Racconto horror di H.P. Lovecraft del 1927, è considerato uno dei migliori lavori dello scrittore.


Giunto sulla Terra con la caduta di un meteorite in una fattoria del New England, il Colore iniziò a flagellare l'intera zona, attaccando dapprima piante e animali fino a giungere agli esseri umani. Dopo il suo passaggio, di quella terra non resterà altro che una "landa folgorata": cinque acri di desolazione, nemmeno un filo d'erba e uno spesso strato di polvere e cenere grigia.


Il meteorite era ancora caldo, e gli abitanti della fattoria dissero agli scienziati che di notte emetteva una debole luminescenza, e dissero anche che la pietra sembrava essersi rimpicciolita dal giorno della caduta.


Perplessi udendo queste notizie, gli scienziati prelevarono un piccolo campione che, come in preda a qualche strana forma di combustione, in poco tempo svanì completamente.


Tutto il materiale meteoritico evaporò in capo a pochi giorni e non ne restò più neanche un pezzetto. Il caso venne archiviato dai ricercatori, ma al successivo raccolto le pere e le mele arrivarono a dimensioni eccezionali.


Ma per quanto fossero magnifiche e appetitose, non erano assolutamente commestibili: un gusto amaro e malsano si era insinuato nella polpa dei frutti. Durante l'inverno alcuni segnali rivelarono che qualcosa non andava nella zona (impronte strane lasciate da piccoli animali del bosco sulla neve) e in primavera cominciarono a fiorire, con grande anticipo sulla stagione, piante mai viste e, soprattutto, di un colore che era impossibile descrivere.


Insomma, una sorta di essenza maligna, giunta sulla terra con il meteorite, sembrava prosciugare la vita e il senno degli esseri viventi, e tingere tutto con quell'assurdo colore...


Nel suo stato larvale il Colore si presenta come un embrione sferico da tre pollici di diametro, il cui guscio si rompe al contatto con l'atmosfera.


Il morbo è un parassita che succhia linfa vitale da tutto ciò con cui viene a contatto. Le forme di vita infestate mutano di dimensione e colori, assumendo dei veri e propri deliri cromatici. Gli umani infestati si gonfiano a dismisura per poi avvizzire e ridursi in polvere.


Il Colore odia la luce del sole e si cela sottoterra, tra pozzi e cantine, muovendosi sotto forma di raggio lunare capace di attraversare qualunque spazio attraversabile dalla luce, ed è con questa forma che tornerà nello spazio dopo aver raggiunto la soglia di nutrimento da lui ritenuta necessaria.


"Che cosa sia, Dio solo lo sa. In termini di materia suppongo che la cosa sia un gas, ma obbediente a leggi che non sono quelle del nostro cosmo; non è il frutto dei pianeti o dei soli che splendono nei telescopi... non è un soffio dei cieli di cui i nostri astronomi misurano i moti e le dimensioni... era soltanto un colore venuto dallo spazio, messaggero spaventoso degli informi reami dell'infinito, al di là della natura che conosciamo."

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