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Cthulhu


Cthulhu

"Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn"


Prendetevi qualche minuto per leggere del nostro Signore e Padrone.


Ovviamente parliamo di Cthulhu, la creatura più diffusa e conosciuta di tutto l'universo Lovecraftiano. Fama conquistata nonostante non fosse nelle intenzioni di Lovecraft creare un personaggio che sovrastasse tutti gli altri in "celebrità", ma che è cresciuta esponenzialmente anche grazie al lavoro di altri autori che ne riprendevano il mito nei loro racconti.


La sua prima apparizione avviene nel romanzo "Il richiamo di Cthulhu" (1928).


Cthulhu è uno dei Grandi Antichi, la sua fisionomia non è comprensibile all'occhio umano e guardarlo per più di un attimo causerebbe la pazzia dello spettatore. Per questo viene descritto a grandi linee dal protagonista del romanzo, che lo figura dalle dimensioni di una montagna, con la pelle diafana, attraverso la quale è possibile vedere gli organi di color verde rancido, con grandi e possenti artigli a mani e piedi, la testa simile alla sacca di un polpo, tentacoli come barba, e grandi ali da pipistrello.


Cthulhu, originario della stella Xoth, venne generato dall'unione tra Nagoob e il Dio esterno Yog-Sothoth, e arrivò sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, forse per caso, a causa di un allineamento favorevole di stelle e pianeti.


Per completare la genealogia interessi sapere che Cthulhu si unì con Idh-yaa, dalla quale ebbe quattro figli: Ythogtha, Zoth-Ommog, Ghatanothoa (più spaventoso del padre; guardarlo anche solo per un secondo tramutava gli umani in pietra viva), e l'unica figlia femmina, Cthylla. Quest'ultima avrà il potere e l'onore di far rinascere il padre quando questi, in un futuro lontanissimo e non meglio specificato, morirà.


Arrivato, dicevamo, sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, il nostro scombina un po' l'ordine generale delle cose.


Al tempo la Terra era abitata da varie razze e specie di Antichi e alieni, che si erano divisi gli spazi e vivevano in una sorta di relativa pace. Cthulhu cercherà però praticamente subito di ritagliarsi uno spazio e, con la sua progenie, ingaggerà per questo parecchie battaglie con gli Antichi. Durante una di queste costringerà i suoi avversari a ritirarsi e si approprierà di una parte di Terra, fondando la sua capitale e quartier generale, R'lyeh.


Il regno di Cthulhu continuò incontrastato fin quando un nuovo allineamento di stelle e pianeti permise agli Antichi, forse di nuovo per caso, di far sprofondare R'lyeh e con lei il suo Signore, che resterà a dormire, e sognare, nelle profondità delle acque in attesa di essere risvegliato.


A questo punto entrano in gioco i poteri ipnotici di Cthulhu. Infatti i suoi sogni hanno il potere di influenzare le creature umane e non umane, e in questo modo iniziò a creare e soggiogare adepti su tutto il globo. Arriverà addirittura a prendere il dominio del mare, facendosi venerare dalla razza ibrida degli Abitatori del profondo, come descritto ne "La maschera di Innsmouth" (1931).


Cthulhu quindi, pur non essendo un Dio vero e proprio, diventa un simbolo e un culto sulla Terra, venerato da popolazioni terrestri e aliene.


Gli adepti saranno fondamentali per il suo risveglio, che potrà avvenire solo alla prossima congiunzione astrale favorevole, abbinata a un rituale che darà la spinta necessaria al Grande Antico per tornare a dominare sulla Terra.


Fino a quel momento attenderà, e sognerà.


"Nella sua dimora a R'lyeh, il morto Cthulhu attende sognando"

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